I lavori, già iniziati nel 1453, sono pressoché conclusi nel 1467, come risulta dall'iscrizione sul portale d'accesso alla sala del capitolo (ora ai Musei Civici). Realizzata da un architetto locale che elabora «novità rinascimentali toscane alla luce della propria tradizione medioevale» (Romanini), la chiesa ebbe probabilmente come direttore dei lavori il maestro Martino Fugazza da Pavia.
La chiesa, a croce latina, con tre absidi, è coperta con volte a crociera costolonata di impostazione ancora gotica. Va osservato che i contrafforti, sia in facciata, sia sui fianchi si assottigliano e si rivelano predisposti a concludersi con guglie (cfr. l'analoga situazione nella chiesa del Carmine con le guglie completate solo in facciata).
Sull'incrocio tra navata e transetto si innesta il tiburio ottagono che affonda le radici nella tradizione romanica locale. La forma ottagona è giocata nell'intera progettazione: moltiplicata nella forma semiottagona delle absidi e delle cappelle laterali, esternamente mascherate da un muro rettilineo.
La facciata a salienti, è tripartita per mezzo di contrafforti rastremati. Le aperture sono concentrate nella parte centrale: il bel portale rinascimentale profilato in cotto e sovrastato da timpano, il grande oculo con doppia orlatura in cotto e la più modesta apertura ad arco nel timpano.
Il paramento murario interrotto dalle buche pontaie (recentemente risarcite nella porzione centrale) denuncia una situazione di 'non finito', che non consente illazioni su eventuali intonaci o colori. Sull'abside e sui transetti è documentata la scelta cromatica che accosta al rosso del mattone fasce di intonaco dipinto: sono ben visibili la decorazione che corre sotto la gronda e quella della strombatura dei grandi oculi.
All'interno va segnalata la particolarità delle cappelle laterali che 'risucchiano' le piccole campate antistanti annettendole al proprio spazio e sottraendo ad esse ogni identità architettonica, situazione accentuata dalle grandi cancellate che separano le parti laterali dalla navata centrale.
Da: "Collana: Le chiese di Pavia", a cura di Luisa Erba.
Realizzazione editoriale: Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Pavia
Testi: Luisa Erba
Collaborazione grafico-editoriale: Franco Boggeri
Fotografie di Giovanni Baldi.
Archivio della parrocchia (3,12, 17), Don Piero Cinquini (1, 10, 29), Fiorenzo Cantalupi (6, 22)
Stampa: Tipografia Commerciale Pavese
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