Cappelle di sinistra

Cappelle di sinistra

Anche la navata laterale sinistra ospita sei cappelle tra le quali “di San Maiolo” (1ª), “presentazione Gesù al tempio” (2ª), “dell'Immacolata” (3ª), “di Sant'Antonio abate” (4ª) e “di Santa Adelaide” (5ª).

Prima cappella (di San Maiolo)

Maiolo, abate di Cluny, per incarico della regina Adelaide, si occupa del rinnovamento del monastero pavese di San Salvatore nella seconda metà del X secolo. La grande tela dell'altare con San Maiolo (alle spalle del quale si vede la chiesa di S. Salvatore) fu eseguita nel 1901 da Gaetana Radlinski, allieva di Ezechiele Acerbi, per sostituirne una più antica dipinta da Pietro Antonio Barbieri (citata da Francesco Bartoli, ma perduta) raffigurante il Santo che risana un cieco.

Sulle pareti sono dipinti otto episodi della vita del Santo: Maiolo ferito e catturato dai saraceni; Una visione gli preannuncia la liberazione; Maiolo rifiuta il pontificato; Maiolo riconcilia Ottone con la madre Adelaide; L'Angelo del Signore salva Maiolo; Un fuoco divino riaccende la lanterna di Maiolo; Maiolo salva i naufraghi; Maiolo nasce alla vita del cielo. I riquadri, dotati ciascuno di una breve didascalia, sono divisi su due fasce, da leggersi da sinistra verso destra, cominciando dall'alto.

Il ciclo di affreschi, che si ispira alla Vita del Santo scritta dal monaco Siro nel X secolo, attribuito a Bernardino Lanzani di San Colombano, è da collocarsi all'inizio del XVI secolo.

foto della Cappella di San Maiolo
» vedi foto della Cappella di San Maiolo (su Dropbox)

Seconda cappella

La tela sull'altare con La presentazione di Gesù Bambino al tempio è opera del primo Seicento, come l'incorniciatura lignea con colonne corinzie scanalate e timpano spezzato.

Le due tele a contorno mistilineo delle pareti laterali sono settecentesche e raffigurano Il cammino dei re Magi (a destra) e I Magi da Erode (a sinistra).

Terza cappella (dell'Immacolata)

La statua dell'Immacolata trova posto entro la bella incorniciatura lignea secentesca (analoga a quelle, coeve, degli altri altari).

La cappella fu interamente decorata ad affresco nel XVIII secolo: sulle pareti laterali sono dipinti La fuga in Egitto e Il riposo durante la fuga.

Quarta cappella (di Sant'Antonio abate)

La ricca incorniciatura lignea inquadra la nicchia che ospita una statua di Sant'Antonio abate raffigurato secondo l'iconografia tradizionale.

Le pareti sono completamente rivestite da un importante ciclo di affreschi (inizio XVI secolo): i riquadri raccontano episodi della vita del Santo e le lunette descrivono le varie tentazioni nel deserto e alcuni miracoli. 

Quinta cappella (di Santa Adelaide)

La pala raffigurante la Regina Adelaide fu eseguita da Ezechiele Acerbi nel 1901, in occasione della riapertura della chiesa. La tela fu commissionata da un gruppo di pie donne pavesi e riproduce la scultura della chiesa di Seltz, dove Adelaide fu sepolta. Gli affreschi settecenteschi delle pareti illustrano episodi della vita di San Benedetto.

Sesta cappella

Con una soluzione simmetrica a quella della cappella di fronte, contenente l'organo, una cantoria si affaccia sulla navata con una pregevole balconata barocca in legno intagliato e dorato.

 

Maiolo riconcilia Ottone II con la madre Adelaide Maiolo ferito e catturato dai saraceni L'Angelo del Signore salva Maiolo

 

Seconda cappella (della Presentazione al Tempio) La volta della cappella di Sant'Antonio abate. Sant'Antonio abate tentato dal demonio.

 

 

Da: "Collana: Le chiese di Pavia", a cura di Luisa Erba.
Realizzazione editoriale: Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Pavia
Testi: Luisa Erba
Collaborazione grafico-editoriale: Franco Boggeri
Fotografie di Giovanni Baldi.
Archivio della parrocchia (3,12, 17), Don Piero Cinquini (1, 10, 29), Fiorenzo Cantalupi (6, 22)
Stampa: Tipografia Commerciale Pavese
© Tutti i diritti riservati