Resurrezione di Gesù

Resurrezione di Gesù

È risorto, rallegratevi!
Rallegratevi! Il Signore Gesù, il Cristo crocifisso, è risorto come aveva promesso!

 

 

 

 

 

Partendo da quel sepolcro vuoto, nella domenica di Resurrezione, la storia dell’umanità ha assunto un altro e più alto significato. Da quel sepolcro vuoto bisogna ripartire per andare incontro al Signore Risorto, per poterLo riconoscere nelle varie situazioni della nostra ed altrui vita. Per poterLo riconoscere nell’Eucaristia, nella Chiesa, nei poveri, nei sofferenti. RiconoscerLo per annunciarLo con la gioia di averLo visto ed incontrato, senza più timore e paura di parlare di Lui; anzi con il fuoco della carità che ci porta a farLo conoscere, ad annunciarLo con coraggio in un mondo che ha urgente bisogno di Lui.

 

 

Resurrezione (Beato Angelico, 1440, Convento di San Marco, Firenze)
Resurrezione
— Beato Angelico, 1440, Convento di San Marco, Firenze —
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La Resurrezione (Giotto, 1305-1306, affresco, Cappella degli Scrovegni a Padova)
La Resurrezione
— Giotto, 1305-1306, affresco, Cappella degli Scrovegni a Padova —
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Resurrezione di Cristo (Raffaello Sanzio, 1501-1502, Museu de Arte de São Paulo, San Paolo del Brasile)
Resurrezione di Cristo
— Raffaello Sanzio, 1501-1502, Museu de Arte de São Paulo, San Paolo del Brasile —
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Le tre Marie al Sepolcro di Cristo (Duccio di Buoninsegna, 1308-1311)
Le tre Marie al Sepolcro di Cristo
— Duccio di Buoninsegna, 1308-1311 —
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— § —

 

I due discepoli sulla strada di Emmaus

 

 

 

Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». […] Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. […] Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

 

Cena in Emmaus - prima versione (Reste-avec-nous_Filocamo)
Cena in Emmaus - prima versione
— Reste-avec-nous_Filocamo —
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Cena in Emmaus - seconda versione (Caravaggio, 1606, Pinacoteca di Brera, Milano)
Cena in Emmaus - seconda versione
— Caravaggio, 1606, Pinacoteca di Brera, Milano —
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Reste avec nous, il se fait tard (Luigi Filocamo, 1960, “Collezione arte e spiritualità, Brescia” (Cecilia De Carli))
Reste avec nous, il se fait tard
— Luigi Filocamo, 1960, “Collezione arte e spiritualità, Brescia” (Cecilia De Carli) —
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