Giovedì 11 maggio 2017, giorno di San Maiolo — Pavia, complesso di S. Salvatore
Convegno “Salviamo il Salvatore”
Carissimi,
l’11 maggio ricorre il primo anniversario dell’acquisto del Piccolo Chiostro da parte della Parrocchia. L’operazione si è conclusa felicemente grazie alla onlus ad esso intitolata, dopo le contrattazioni di diverso genere durate diciotto mesi e a seguito di richieste almeno trentennali, sottoscritte dei Vescovi succedutisi nella sede di san Siro e risultate vane.
Il workshop dell’11 maggio intende presentare, in una cornice che contribuisca a richiamare l’attenzione delle autorità, un progetto per Salvare il Salvatore. L’occasione consentirà di rendere noto il lavoro condotto per otto anni, volontariamente e gratuitamente, da un architetto, grazie al prezioso contributo del quale è stato possibile elaborare il Progetto Emblematico, che, superata la selezione tra venti progetti emblematici, verrà finanziato per 2/3 dalla Regione. Dopo aver ottenuto le autorizzazioni dalle autorità ecclesiastiche e il nulla osta dalla sovrintendenza e dal Comune, confidiamo che l’incontro dell’11 maggio favorisca le sinergie necessarie per concludere almeno il primo lotto, attraverso l’aiuto di chi contribuirà al conto di Banca Prossima.
Il Convegno vedrà, accanto alla rappresentanza della parrocchia, la presenza degli esponenti del comitato scientifico, dell’ordine degli ingegneri e degli architetti, della facoltà di ingegneria dell’Università, che attraverso il corso di restauro introdurrà trenta studenti disposti a realizzare un progetto su tutto l’impianto, e i ragazzi del Liceo artistico, che, accompagnati dai loro docenti, completeranno il progetto di restauro complessivo, per salvare in toto l’antico monastero, come è nostra intenzione ultima. Ecco perché, nonostante ogni giorno ci siano trial and error, continuiamo a sperare che, con il costante invito a conoscere il complesso di San Salvatore, il Piccolo e, finalmente, il Grande Chiostro non siano abbandonati come oggi, ma rimangano oggetto di studio.
Sono convinto, nella fedeltà all’antica tradizione ecclesiale di duemila anni di storia, che gli accordi si siglano nei concili e a tavola con la fractio panis e la condivisione, e, pertanto, rinnovo la mia stima e auspico di celebrare con voi l’11 maggio, giorno di san Maiolo, per condividere e valorizzare il contributo di ciascuno.
Il monaco che riportò l’unità e la vita buona nei monasteri vegli sul nostro desiderio di veder uniti gli sforzi per raggiungere l’obiettivo, impensabile fino a poco tempo fa, di restituire credibilità e valore all’antico edificio, grazie al nuovo progetto di risanamento nel rispetto delle varie competenze.
Certi, come dice il Papa, che il tempo è superiore allo spazio, cioè che è meglio attivare dei processi che occupar degli stalli, continueremo a creare sinergie e a suscitare motivazioni per Salvare il Salvatore.
don Franco