La Provincia Pavese — 19 maggio 2015
La cittadella dello sport e della solidarietà accanto a Casa del Giovane e mensa.
Al via tante iniziative per celebrare l’attività delle strutture parrocchiali.
Compie cento anni l’oratorio San Mauro. Luogo di preghiera, di incontro, di solidarietà. Piccola comunità aperta, attenta all’accoglienza e al bisogno che diventa il fiore all’occhiello di una città che conta soprattutto sul volontariato per dare risposte sociali.
Qui si incontrano i bambini del catechismo, i ragazzi che fanno sport, i bimbi che escono dalla materna che si trova poco distante, gli anziani che in questa stagione vengono a cercare il fresco sotto gli alberi del giardino di via Folla di Sopra. Ma qui, ogni sera, ci sono anche i poveri che trovano un pasto caldo alla mensa del Fratello, ben 110 coperti, e, poco più avanti, la Casa del giovane. E così questo secolo di vita assume un significato diverso. «In tutti questi anni, i parroci che si sono succeduti hanno lavorato con l’obiettivo di fare di San Mauro un luogo di educazione e di crescita, preparando i ragazzi al futuro, insegnando loro gesti di accoglienza per diventare persone attente al sociale», dice don Franco Tassone, parroco dal 2008 di un oratorio frequentato da 120 bambini che seguono le lezioni di catechismo, 160 ragazzi che fanno basket, una cinquantina volley e che presto potrà contare su una squadra di calcio. San Mauro assomiglia ad una piccola cittadella dello sport con un campo da calcio, campi da pallavolo e pallacanestro, un pallone più piccolo e due piscine, strutture sportive che fanno dire a don Franco: «Parroci lungimiranti hanno innalzato negli anni tanti piccoli mattoni, consentendo a chi è venuto dopo di aggiungerne un nuovo pezzettino».
In via Folla di Sopra don Enzo Boschetti, nel 1971, diede vita alla Casa del Giovane, risposta al disagio giovanile, mentre nel 1986 don Giuseppe Ubicini aprì la mensa del Fratello. Una storia di solidarietà, condivisa dalle associazioni che si sono costituite attorno all’oratorio: l’associazione Amici oratorio San Mauro, nata nel 1999 e diventata onlus nel 2004, e l’U.S. San Maurense. È toccato alla onlus rintracciare i documenti ufficiali che attestano l’anno di nascita dell’oratorio. Un’edizione del giornale Il Ticino del 1915 parla per la prima volta di questo “locale di ricreazione”. E al ricreatorio in quell’anno arrivò anche un’offerta di 20 lire da una nobildonna pavese.
«L’ultimo cenno lo si ritrova, sempre sul Ticino, nel giugno del 1915 per donazioni fatte ai feriti – spiega Adriano Marson, presidente dell’associazione -. Questi documenti ufficiali, ma anche le centinaia di foto che testimoniano la storia di questa comunità faranno parte di un libro che è in preparazione». Una storia legata a quella del Centro sportivo italiano, fa notare Sergio Contrini, presidente del Csi. «L’oratorio – aggiunge - ci ha offerto un apporto prezioso di persone e il messaggio forte che vogliamo lanciare alla chiesa è quello di continuare l’impegno, pur faticoso, degli oratori nello sport». Claudio Bonizzoni, presidente del San Maurense ricorda che «lo sport è anche educazione ai valori della vita e della solidarietà». «Insegna ai ragazzi a crescere nell’umanità, per questo – dice Bonizzoni - è importante il coinvolgimento delle famiglie».
» leggi l’articolo su La Provincia Pavese del 19 maggio 2015