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Mostra organizzata da DADART Pavia al Piccolo Chiostro di San Mauro
Da venerdì 10 maggio a lunedì 10 giugno 2024
Pavia fu il centro del potere iconografico e fino al 1200, una delle tre città più importanti d'Europa, la città dove venivano incoronati re e imperatori, tanto che in Vaticano un documento ricordava:
Come Roma incorona l’imperatore con il suo papa nella chiesa di San Pietro, così Pavia con il suo vescovo incorona il re nella chiesa di San Michele maggiore, dove di trova una pietra rotonda con quattro altre pietre rotonde.
...E alla fine ti accorgi che Pavia non è la classica città di provincia, forse nemmeno di provincia, ma un'antica capitale, una metropoli mancata, un concentrato sconosciuto di storia, di quella che ha cambiato le cose, gli uomini, i tempi.
Una città con 25 mila studenti universitari su nemmeno 100mila abitanti dove hanno studiato o insegnato nomi illustri di oggi e di ieri come il Nobel Rubbia, Pannella, Vecchioni, Foscolo, Carducci, Volta, Forlanini, Golgi, Galvani, Beppe Severgnini, Samantha Cristoforetti, il Nobel Giulio Natta e molti altri...
Bella da morire, misteriosa e antica, una nobile dama che ritrosa, non si lascia scoprire, ma si da poco alla volta fra quei vicoli nebbiosi che sanno di legno bruciato nei camini e antiche pietre in cotto rosso come le sue cento torri altissime da far vergognare Bologna.
Pavia discretamente aristocratica, inspiegabilmente dimenticata, colta e dotta, romantica e dalla storia ingiustamente ignorata anche e soprattutto dai suoi abitanti, che ha regalato pagine di storia immortali, che ha visto gli uomini che hanno cambiato la storia, con il suo dialetto ricco di suoni francesi e tedeschi, quasi un milanese con i primi soffi di emiliano.
Tanto bella che basta un po' di pioggia per diventare così magica che se ti capita di fare due foto a caso fra i vicoli dal lucido selciato di sassi, lei ti regala immagini irripetibili, lei che fu prima una delle capitali del Regno Ostrogoto con Teodorico e poi per 200 anni la capitale del Regno Longobardo e quindi di quasi tutta la penisola e poi ancora per secoli la città dove venivano incoronati i Re italici e imperatori con una cerimonia ricca di rituali antichi ed esoterici e riti quasi magici che si fondono con arcaici simbolismi con cui fu costruita San Michele, un posto mistico e quasi mitologico stracolmo di magia, mistero e phatos alto medioevale. Così la mostra che accanto alla Basilica di san Mauro dove ci sono affreschi di san Maiolo una mostra sui Conflitti contemporanei nel Piccolo Chiostro antica foresteria del Monastero del Ss. Salvatore. Così la Città dei Re e delle Torri, si muta nel luogo di riflessione sulla Pace perché ognuno di noi si senta partecipe di questo momento in cui non si può essere indifferenti.
Don Franco Tassone
Parroco della Parrocchia del Ss. Salvatore e responsabile del Piccolo Chiostro di San Mauro
(“Conflitti Contemporanei”, pag.7 — © 2024 Piccolo Chiostro di San Mauro e ArteA Gallery)
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