Il Punto di don Tassone

La vivacità delle manifestazioni contro le slot, le preoccupanti notizie sugli sfratti e sulla mancanza di lavoro ci mettono in ginocchio anche se non siamo dei baciapile. Siamo costretti a misurare l'avidità' di chi vende sogni nelle macchinette e si fa forte degli incassi allo stato e di riciclaggio dei bisogni insoddisfatti. Non dovremmo dimenticare che se si denunciano le famiglie sfrattate con la forza, queste perderanno il diritto alle (poche case popolari) mentre bisognerebbe cercare di mediare i conflitti. Tutti hanno i diritti esigibili subito, pochi condividono che c'e' più ' gioia nel dare che nel ricevere. Noi su queste pagine vorremmo credere che la gloria di Gesù, ciò di cui si vanta, la pienezza della sua missione consiste in questo: che tutto ciò che è suo sia anche nostro. Dio gode nel mettere in comune. Ciò per cui Cristo è venuto: trasmettere se stesso e far nascere in noi tutti un Cristo iniziale e incompiuto, un germe divino incamminato. Tutto quello che il Padre possiede è mio. Il segreto della Trinità è una circolazione di doni dentro cui è preso e compreso anche l'uomo; non un circuito chiuso, ma un flusso aperto che riversa amore, verità, intelligenza fuori di sé, oltre sé. Una casa aperta a tutti gli amici di Gesù. La gloria di Gesù diventa la nostra: noi siamo glorificati, cioè diamo gioia a Dio e ne ricaviamo per noi godimento e pienezza, quando facciamo circolare le cose belle, buone e vere, le idee, le ricchezze, i sorrisi, l'amore, la creatività, la pace... Nel dogma della Trinità c'è un sogno per l'umanità. Se Dio è Dio solo in questa comunione di doni, allora anche l'uomo sarà uomo solo nella comunione. E questo contrasta con i modelli del mondo, dove ci sono tante vene strozzate che ostruiscono la circolazione della vita, e vene troppo gonfie dove la vita ristagna e provoca necrosi ai tessuti. Ci sono capitali accumulati che sottraggono vita ad altre vite; intelligenze cui non è permesso di fiorire e portare il loro contributo all'evoluzione dell'umanità; linee tracciate sulle carte geografiche che sono come lacci emostatici, e sia di qua che di là, per motivi diversi, si soffre... Tutto circola nell'universo: pianeti e astri e sangue e fiumi e vento e uccelli migratori... È l'economia della vita, che si ammala se si ferma, che si spegne se non si dona. Come nel racconto della ospitalità di Abramo, alla querce di Mambre: arriva uno sconosciuto all'accampamento e Abramo con dolce insistenza lo forza a fermarsi e a mettersi a tavola. All'inizio è uno solo, poi senza spiegazione apparente, i personaggi sono tre. E noi vorremmo capire se è Dio o se sono solo dei viandanti. Vorremmo distinguere ciò che non va distinto. Perché quando accogli un viandante, tu accogli un angelo, l'ha detto Gesù: ero straniero e mi avete accolto. L'ospitalità allora non è virtù solo per amanti della religione, ma di tutti i viventi che non possono vivere da soli. Allora il lavoro, la casa, la mensa ai piccoli, ai poveri, qualcuno può offrire la vita condividendola come dono ricevuto. Restituiamo il molto che abbiamo nel cuore e sappiamo che insieme godiamo di una bella forza: l'amore. Don Franco Tassone