L'Avvento

Cari amici, la sapienza antica della Liturgia ci conduce, con il tempo d’Avvento, a riimparare, nella fretta dei nostri giorni, l’attesa, a nutrire, la speranza nella promessa di Dio che sarà, che è, nel Natale l’Emmanuele, il Dio con noi. Agostino ci aiuta a penetrare il senso di questo tempo, di questa attesa: “Signore, è questo il tempo in cui ti rivelerai?.. Quando verrà il regno dei tuoi, quando il regno degli umili, e fino a quando l'arroganza dei superbi? Certamente è questo il senso della domanda che volevate fare, a questa domanda desideravate avere una risposta… Osservate il modo e la pedagogia con cui ha risposto questo maestro buono, questo maestro singolare, quest'unico maestro. Sapeva infatti che non giovava loro conoscere la risposta alla loro domanda e disse, anche senza essere interrogato, ciò che sapeva utile a loro. Non v'interessa - rispose - conoscere i tempi… Ma riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà sopra di voi e mi sarete testimoni…” Anche noi, come la comunità di Tessalonica, possiamo vivere una fede operosa, la fatica e la dolcezza della carità nell’attesa del Signore. Vivere l’amore “vicendevole e verso tutti” (Paolo) ci libera e ci permette di contagiare di speranza, di essere a nostra volta, pur nella nostra piccolezza, tramiti dell’amore di Dio.

Don Franco Tassone