Mensa del Fratello, inaugurata la nuova ala nel ricordo di don Giuseppe Ubicini

“L’inaugurazione della nuova ala della Mensa del Fratello rappresenta un ringraziamento verso un sacerdote, come don Giuseppe Ubicini, che ha saputo costruire una comunità di fede e di carità”. Don Franco Tassone, parroco del Ss. Salvatore, ha sottolineato il significato profondo del momento vissuto nel pomeriggio di mercoledì 12 ottobre, nel 25° della fondazione intitolata a don Ubicini. Dopo la Santa Messa celebrata dal Vescovo Giovanni Giudici, è stata inaugurata la struttura rimessa a nuovo con il centro di ascolto. Don Franco ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di un ‘opera preziosa per la solidarietà verso i nostri fratelli sofferenti. “Il consiglio Pastorale della comunità parrocchiale del Ss. Salvatore e il consiglio degli affari economici, in occasione del 25° anniversario della sua fondazione – ha spiegato don Franco -, da tempo sentivano l’esigenza di offrire ai fratelli e alle sorelle della Mensa la possibilità di momenti di ascolto e dialogo: ma l’assenza di spazi dedicati e limitrofi alla sala mensa non consentivano tale opportunità. L’esigenza poi di far sì che nei periodi invernali i fratelli e le sorelle fossero al riparo dalle intemperie climatiche, era sentita dalla comunità con gran forza. Oggi abbiamo dato risposta a queste due esigenze. E per questo dobbiamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a chi da sempre è attento ai bisogni di chi si trova in stato di necessità dedicando la stessa struttura al Suo fondatore: “don Giuseppe Ubicini”. Vogliamo quindi ringraziare: il dottor Aldo Poli, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia e ciascun membro del consiglio che con il loro importante apporto hanno permesso la posa della prima pietra del progetto di ampliamento; il Kiwanis Pavia, che con costanza e perseveranza ha voluto partecipare alla raccolta dei fondi necessari al completamento della struttura; il Credito Artigiano, Gruppo Bancario Credito Valtellinese, da sempre vicino alla nostra realtà parrocchiale; le associazioni Inner Wheel e Lions; l’intera comunità parrocchiale del Ss. Salvatore che, nell’insegnamento di don Ubicini e di don Giuseppe Torchio, continua quotidianamente a essere vicina alle sorelle e ai fratelli della Mensa; i collaboratori della parrocchia che per spirito di servizio si sono resi disponibili con le loro competenze professionali alla redazione dei progetti (ing. Umberto Sollazzo) e alla disponibilità nel servizio di accoglienza e ascolto dei fratelli e sorelle ( D’Abrosca, Marson, Abbiati); lo studio Vele per la progettazione e la direzione lavori, nella persona del geom. Michele Scamoni; l’impresa costruttrice di Rasim Kajdic che con competenza, professionalità, e rispetto dei tempi ha consegnato alla comunità un edificio funzionale e accogliente. Un ringraziamento al nostro Vescovo che ha creduto nell’iniziativa e oggi ci onora della sua presenza”. E proprio Monsignor Giudici si è soffermato sul valore, spirituale e religioso, di questa inaugurazione “E’ un evento che dimostra che cosa una comunità parrocchiale possa fare, a partire dell’Eucaristia, per aprire la strada dell’amore ai fratelli. Non c’è Eucaristia autentica, se poi non si amano i fratelli. D’altro canto amare i fratelli non è facile e ricorriamo ancora all’Eucaristia per avere la forza di onorare questo compito. In questo senso la Mensa del Fratello rappresenta veramente l’altro polo di un impegno che viene dall’Eucaristia ed in cui l’Eucaristia ritorna”. Le parole del Vescovo hanno trovato conferma nelle riflessioni di don Franco Tassone. “Chi vive la sua esistenza quotidiana – ha ricordato il parroco del Ss. Salvatore - si accorge che può contribuire a dare sollievo ai fratelli meno fortunati, venendo a lavare i piatti, servendo alla Mensa, contribuendo mensilmente alla condivisione di quello che la comunità realizza. E’ davvero molto dignitoso pensare che questi fratelli tutte le sere possano trovare qualcuno che risponde alle loro necessità e che in futuro potrà anche ascoltarli. Ascoltiamo la parola di Dio e vogliamo metterla in pratica; ascoltiamo i fratelli che hanno bisogno di noi e forse riusciremo a dare uno stile nuovo alla nostra città. Se vogliamo superare la crisi, tendiamo la mano a quelli che fanno più fatica a stare in piedi. Se tutti ci aiutiamo, e davvero diventiamo fratelli come diceva don Ubicini, non ci sarà più qualcuno che è più in alto: tutti potremo contribuire a creare un clima di fraternità, che non vuol dire non avere, ma significa condividere, sperare e donare come si può fare in una famiglia: l’altro non solo mi interessa ma è mio fratello e quindi mi spinge ad una solidarietà che supera anche le logiche della paura: condivido con te qualcosa perché domani, insieme, affronteremo il futuro”. Per il sindaco Alessandro Cattaneo, è da momenti come questi che esce rafforzata l’immagine di una “Pavia accogliente”. “Nel momento dell’inaugurazione - ha spiegato il sindaco -, quando parlava don Franco Tassone e ricordava don Ubicini, guardavo i volti delle persone presenti: tutte si sono impegnate per raggiungere questo obiettivo e lo hanno fatto con grande generosità. Siamo in un luogo straordinario, nel cuore di Pavia Ovest vicino alla basilica del Ss. Salvatore, alla Casa del Giovane e ad un Oratorio attivo come quello di San Mauro. In poche centinaia di metri c’è una grande concentrazione di opere ed infrastrutture, ma soprattutto di persone che si dedicano agli altri, Dobbiamo essere orgogliosi perché Pavia, con questi esempi, si conferma una città dell’accoglienza: non mi stancherò mai di ringraziare le parrocchie, i loro sacerdoti ed i tanti volontari che con il loro impegno permettono tutto ciò”. Tra i più felici don Giuseppe Torchio, attuale parroco della Cattedrale e per 20 anni (dal 1988 al 2008) al Ss. Salvatore. “E’ la continuazione di un’opera sbocciata dal cuore di un uomo, santo, come don Giuseppe Ubicini, che ci ha lasciato in eredità una Mensa che aiuta i più poveri, ma che ha anche aiutato in questi anni la parrocchia a maturare un senso più profondo di carità – ha sottolineato don Torchio -. Quello che conta è essere sempre presenti nella Mensa, fedeli ad un servizio continuo, attento alle persone, seguendole una ad una. Ed è quello che si cerca ogni giorno di fare, sotto la guida di don Franco. I nuovi poveri, purtroppo, sono in crescita: in futuro aumenteranno coloro che verranno alla Mensa per usufruire di un servizio svolto con amore e tanto cuore. Mi sento in dover dire grazie alle persone che ogni sera vengono quì a servire i loro fratelli. Si era partiti con una decina di volontari e si è arrivati ad oltre 60: così come si era partiti da una decina di ospiti, per arrivare ad accoglierne anche più di 100”. Tra le istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione della nuova ala della Mensa del Fratello, un ruolo fondamentale è stato svolto dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia. “In una situazione economica come quella che stiamo vivendo oggi – ha affermato il presidente Aldo Poli -, con i nuovi poveri in continuo aumento, questa inaugurazione rappresenta un evento molto significativo. La Fondazione, che ha tra i suoi progetti anche l’attività sociale, non poteva che essere sensibile alla richiesta di don Franco Tassone. Siamo intervenuti nei limiti delle nostre possibilità per dare una mano, affinché la nuova ala della Mensa del Fratello potesse essere completata in ricordo di don Giuseppe Ubicini”. Articolo di Alessandro Repossi, dal settimanale il Ticino